Assistiamo tutti sgomenti alle tragedie che coinvolgono
l’intera Europa. Un movimento di persone come mai la storia ci ha raccontato.
Gente che disperata cerca speranza in un futuro che non crede possibile nel
proprio paese e che si mette in marcia verso un futuro incerto ma: “sempre
meglio della morte”. Aumentano i richiami all’accoglienza da parte del papa,
dei vescovi, del presidente della commissione Europea, di molte associazioni. Ci
si chiede: che cosa possiamo fare in questo frangente di crisi economica e di
grande difficoltà per i nostri concittadini? Che cosa possiamo offrire se già
c’è poco per noi? Sicuramente non basteranno i muri che si stanno elevando per
fermare questa marea di persone che si è mossa per fame e disperazione. Sembra
che non abbiamo altra scelta che accettare la sfida. L’accoglienza è l’unica
risposta possibile. Se pur con grande angoscia non possiamo trincerarci nelle
nostre paure ma dobbiamo affrontare questa situazione con coraggio e
determinazione.
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