martedì 24 dicembre 2013

“Quanti altri servizi saranno ridotti? A quanti dovremo rinunciare ancora?”.

A PROPOSITO ...DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 SETTEMBRE 2013 Le elezioni sono come le stagioni:si alternano,si ripetono e tornano. E anche a Pozzolengo certe dichiarazioni si fanno quandola stagione "buona" arriva...Dicono di noi che vorremmo aumentare le tasse, ma invece... Andiamo per ordine. Oggi a Pozzolengo ci sono servizi o lavori che vengono svolti da volontari; per esempio, lo sfalcio dell'erba e la manutenzione del verde del Don Giussani sono realizzati dai Volontari della Protezione Civile. Con una convenzione che ha durata di due anni, gli stessi si impegnano anche alla vigilanza del parco e a promuovere all'interno dello stesso iniziative di carattere ludico o culturali. La contropartita per questo impegno è l'acquisto di mezzi e attrezzature necessarie ai Volontari per svolgere al meglio il loro compito, nel caso in cui si dovessero mobilitare per affrontare casi di emergenza o interventi di soccorso alla popolazione. Altri lavori di volontariato sono svolti da cittadini per motivi diversi.C'è chi si trova, in questo momento di crisi economica, in cassa integrazione e ha scelto di impegnarsi a titolo volontario presso la pubblica amministrazione. Per questo motivo vediamo alcuni nostri concittadini impegnati nella pulizia delle strade, ad aiutare nell'allestimento delle pubbliche manifestazioni, e in maniera più discreta, a svolgere varie mansioni negli uffici comunali. Altre persone si sono rese volontarie per necessità, indipendentemente dalle loro ambizioni. A tutti questi, i Consiglieri della lista Pozzolengo Terra e Futuro porgono un sentito ringraziamento. Ma sorge spontaneo un quesito: quanto potremmo ancora contare su questa disponibilità? Nel caso in cui queste collaborazioni gratuite dovessero cessare (noi auguriamo loro che ciò avvenga il prima possibile potendo ritrovare la serenità con un nuovo impiego) o se ai Volontari della Protezione Civile dovesse venire meno la possibilità di svolgere i servizi che oggi egregiamente svolgono, con quali risorse economiche si affronterebbero questi lavori? Un nostro amico ama dire “ Ciò che costa non è la pipa, ma il tabacco ”. Il Revisore dei Conti in un passaggio della sua relazione sostiene che il nostro Comune dovrebbe cercare una maggiore autonomia economica, dotandosi di leve fiscali proprie, in virtù del fatto che i trasferimenti da parte della Regione e dello Stato sono sempre di minore entità. In relazione a questa osservazione, abbiamo chiesto se la maggioranza avesse preso in considerazione questa ipotesi o altrimenti il perché non l'avesse fatto. Hanno risposto che razionalizzare è la ricetta ideale che si traduce in un ulteriore contenimento delle spese e noi abbiamo ribattuto denunciando la trascuratezza che il nostro paese a volte mostra e che si corre il rischio di non garantirne più il decoro. Hanno scritto (Filo Diretto_ settembre 2013) che noi della minoranza, durante l'approvazione del Bilancio di Previsione 2013, proponevamo l'introduzione di nuove tasse. Noi rispondiamo semplicemente che non intendiamo aumentare la pressione fiscale. Diciamo solo: “Quanto si potrà ancora comprimere la spesa?”Che tradotto significa: “Quanti altri servizi saranno ridotti? A quanti dovremo rinunciare ancora?”.

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